Caribe

BOCAS DEL TORO

Quale è l’unico posto dove 18 paesi hanno registrato il programma Survivol?, la risposta è Bocas del Toro Panama.

Ad appena 32 km dalla frontiera con il Costa Rica si trova l’arcipelago di Bocas del Toro composto da 6 grandi  isole,  numerose isolette disabitate e un parco Nazionale Marino.

Bocas del Toro, amichevolmente chiamata anche solo Bocas, è il principale centro turistico di Panama e nonostante il numero di turisti in continuo aumento queste isole sono riuscite a mantenere ancora un certa autenticità.

Le isole, coperte da foreste e palme, sono immerse in acqua azzurra e cristallina tipica dei Caraibi, dove la famosa guida Lonely Planet l’ha descritta “Una fantasia per i biologi”.

Le principali isole sono Isla Colon e Isla Bastimento. Le spiagge in cui potere nuotare e in quelle in cui fare surf si possono raggiungere in bicicletta. Dalle isole poi si possono fare tour in barca della durata di circa 6 ore.

Le attività più popolari in Bocas del Toro sono: gite in nave alle isole per osservare i delfini, rilassarsi nelle spiagge, snorkel, immersioni, canopy tour, passeggiate nella selva e visitare la cultura indigena.

COLON e ISLA GRANDE

Solo a Panama è possibile visitare la costa pacifica e la costa atlantica in poco tempo.

A solo due ore dalla Città di Panama si trova la Provincia di Colon.

Porto di crociere: Colon 2000 è un moderno porto per crociere con un centro commerciale libero di dogane, che si sta convertendo in una delle destinazioni più popolari, ricevendo più di 70 crociere all’anno, con arrivi anche di yachts internazionali per visitare e vivere.

Ubicata nel litorale turchese della costa caraibica, Colon ha una gran varietà di attrazioni turistiche: spiagge ed isole bellissime, siti storici affascinanti, la Zona Libre più grande dopo Hong Kong, osservazione di uccelli d’importanza mondiale, immersione e snorkel.

L’area è il posto ideale per praticare il canottaggio in mare e kayak, dalla chiusa del Canale di Panama del lago Gatun fino allo storico Fuerte de San Lorenzo.

Conosciuta per la sua statua di Cristo nero nei coralli, l’Isla Grande è ubicata dentro del Parche Nacional de Portobelo.

Si trova nella parte nord del Caribe di Panama ed è una fuga popolare per i residenti della capitale durante i fine settimana.

La sua ricchezza culturale e qualità gastronomica attira diversi turisti.

PORTOBELO

Portobelo (precedentemente Puerto Bello o Porto Bello, talvolta riportata come Portobello) è una città portuale della Provincia di Colón, in Panama. È situata nella parte settentrionale dell’Istmo.

La baia di Portobelo fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1502, durante il suo quarto viaggio. La città fu fondata nel 1597 e fu chiamata San Felipe de Portobelo in onore di Filippo II, re di Spagna.

Dal XVI al XVIII secolo è stata un importante porto per l’esportazione dell’argento della Nuova Granada, che comprendeva molto dell’attuale territorio della Colombia, nelle rotte spagnole nel Mar dei Caraibi.

Nel 1668, il capitano Henry Morgan guidò una flotta pirata di 450 uomini contro la città, che conquistò, a dispetto delle buone fortificazioni, e saccheggiò per quattordici giorni, spogliandola di ogni ricchezza. Questa impresa audace si rivelò estremamente brutale, perché furono perpetrati stupri, torture ed omicidi su larga scala.

il 21 novembre 1739, il porto fu nuovamente attaccato e conquistato da una flotta inglese, comandata dall’ammiraglio Edward Vernon durante la guerra anglo-spagnola fra il 1739 ed il 1742. La battaglia dimostrò la vulnerabilità delle tattiche commerciali spagnole, che furono da allora riviste: alle grandi flotte di navi che facevano scalo in pochi porti principali furono sostituiti piccoli gruppi con scalo in una ampia varietà di porti. Furono inoltre affrontate rotte che fino ad allora gli Spagnoli avevano evitato, soprattutto la circumnavigazione di Capo Horn per raggiungere la costa occidentale del continente americano. In conseguenza di ciò, l’economia di Portobelo fu severamente danneggiata e non si ebbero recuperi fino alla costruzione del Canale di Panama.

Oggi, Portobelo è una città dormitorio con una popolazione di poco inferiore alle 5.000 persone. Nel 1980 le rovine delle fortificazioni e il vicino Forte San Lorenzo furono dichiarate Patrimonio dell’umanità.

 San Blas

Le isole San Blas sono un arcipelago panamense che comprende approssimativamente 365 isole e atolli di cui solo 49 abitati. Sono ubicate al largo della costa nord dell’istmo di Panama e a est del canale di Panama. Vi risiedono gli indiani “Kuna” e fanno parte della comarca (regione) di Kuna Yala situata lungo la costa caraibica di Panamá. Famosa zona velica, sono rinomate per la loro bellezza e l’assenza di uragani.

Prima dell’arrivo degli europei, i Kuna indossavano pochi abiti e si dipingevano il corpo con disegni variopinti. Incoraggiati dai missionari a vestirsi, copiarono i disegni corporei sulle molas che indossavano come abiti. Venerano un dio chiamato Erragon che credono sia venuto e morto per il popolo Kuna. Cacciati da Panamá durante le invasioni spagnole, i Kuna si rifugiarono nelle circostanti 365 isole. Oggi il loro capo vive nell’isola di Acuadup, che significa “isola della roccia”. Molti Kuna sono cacciatori e pescatori e su alcune delle isole i bambini possono frequentare la scuola. Molti uomini parlano spagnolo, sebbene le donne conservino le vecchie tradizioni.

Dal 1679 al 1681 William Dampier iniziò e concluse il suo primo viaggio in compagnia di corsari e pirati proprio in queste isole che chiamò “The Samballoes”, diventate luogo di raduno dei pirati grazie alla possibilità sia di nascondersi che di vivere in riservatezza.

Chi attraversa l’arcipelago di San Blas in barca, attraversa uno dei luoghi più magici del mondo, un luogo che sicuramente hai sognato almeno una volta nella vita, chiamato anche la Polinesia dei Caraibi. Le isole sono perfette per chi vuole staccare per un po’ e grazie alla loro posizione, al di fuori dell’area degli uragani, è meta ideale 12 mesi l’anno.

Le isole di San Blas sono apparse in diverse occasioni nei giornali di National Geografic.

Nel 2011 Lonely Planet selezionò San Blas come il terzo paradiso tropicale nel mondo.

Il famoso autore John Le Carre quando ha visitato San Blas ha detto “Questo non è il paradiso, è il cielo”.

Nelle isole di San Blas è proibito la costruzione di grandi alberghi, giacché i Kuna, che hanno il potere totale in questo territorio, hanno deciso di mantenere e preservare l’ambiente naturale.

Qui non esiste il lusso, non esistono hotel a 5 stelle ma si vive alla maniera Kuna, a stretto contatto con la natura e in cabanas di bamboo (capanne di bambù) costruite secondo i canoni della popolazione indigena.

Quando l’ autore famoso John Le Carre visito a San Blas al vedere i paesaggi ha detto: “Questo non ‘e il Paradiso, ‘e il Celo!!”.

Le isole di San Blas sono apparse in diverse occasione nei giornali di National Geographic dovuto alle sue bellezze senza paragoni.

 

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